sabato, marzo 04, 2017

Sdolcinatio non petita

Abbiamo già parlato della cosiddetta "alternanza scuola-lavoro" (con rispetto parlando sia per l'alternanza che per il lavoro).

Giunge notizia che nientemeno il MEF ha ospitato studenti dei quattro più prestigiosi Licei di Roma (il Giulio Cesare, quello immortalato da Venditti, il Tasso, il Righi, da cui è uscito diversi anni fa nientepopodimeno che il Sig. Ministro, e infine il Talete) per due progetti nell'ambito appunto della suddetta A-S-L.

Non stupisce che tali progetti non abbiano contemplato attività lavorative propriamente dette, ma si siano svolti (a quanto si evince dal comunicato) in modalità conferenziali e di attività di problem solving di gruppo. Qualcuno potrebbe obiettare che queste sono esattamente attività lavorative, a livello dirigenziale medio-alto. E ciò non fa che confermare la sensazione elitaria che queste esperienze lasciano nell'animo di chi, invece, vive quotidianamente ben altre realtà scolastiche, lavorative e, perché no, di alternanza scuola-lavoro.

Insomma, come dice il proverbio, figli e figliastri. Chissà se un giorno i figliastri si sveglieranno, rifiutando il loro triste destino.