giovedì, dicembre 29, 2011

Para bellum

Sbaglio o si sta preparando uno scenario di guerra in o comunque contro l'Iran?

venerdì, dicembre 09, 2011

due storie

Oggi vi racconto due storie, una inventata e una... inventata.

Storia inventata.
Sono proprietario di un campo, dove spesso pascolano le pecore. Sotto quel campo c'è un bel giacimento di petrolio (accertato scientificamente, con tutte le misure necessarie). Arriva uno che traffica col petrolio e mi fa: "Vuoi darmi il tuo campo?". Io gli dico: "Quanto sei disposto a pagare?" e lui: "Ma guarda, io ho un sacco di spese per la trivellazione, l'estrazione, il trasporto in raffineria, la raffinazione e infine la distribuzione del carburante. Non posso darti nemmeno un centesimo". Ci penso un po' e rispondo: "Mi dispiace, non se ne fa nulla. Cercherò chi è disposto a pagare".

Storia inventata, o quasi.
Sono proprietario di una serie di frequenze televisive, libere perché ho già diversi canali TV: sono uno Stato e devo offrire un servizio ai cittadini. In cambio mi faccio pagare un canone. Arriva uno che traffica con le TV e mi fa: "Vuoi darmi le tue frequenze TV?". Io gli dico: "Quanto sei disposto a pagare?" e lui: "Ma guarda, ho un sacco di spese per le antenne, gli impianti, gli studi e il personale. Non posso darti nemmeno un centesimo". Ci penso un po' e rispondo: "Va bene, ti concedo le mie frequenze in uso gratuito".

Trovate le differenze.

lunedì, dicembre 05, 2011

Ve l'avevo detto!



Che cosa prevede la "manovra" proposta dal Governo?


  • aumento aliquote IVA, che notoriamente è un'imposta indiretta, quindi colpisce iniquamente tutti i redditi in modo uguale: magari non subito, ma l'annuncio provocherà da subito un aumento preventivo dei prezzi (dopo Natale, ché i commercianti temono l'effetto boomerang)
  • tassazione sulla prima casa, basata sulle rendite catastali e non sul reddito del proprietario: esattamente come avevo previsto, con l'aggiunta della rivalutaizone del 3% degli estimi catastali
  • nuove tasse per i servizi comunali, anch'esse basate sulle rendite catastali e non sul reddito: idem come sopra 
Quando avete detto che comincerete a trattarci con equità? Per ora non ne vedo in giro, e nemmeno dietro l'angolo. Lacrime di coccodrillo comprese.

venerdì, novembre 18, 2011

Che cosa ci aspetta?

Provo a esorcizzare (misure che secondo me sarebbero deleterie per l'economia, perché colpiscono in maniera iniqua chi ha bassi redditi più di chi ne ha alti):

  • aumento aliquote IVA, che notoriamente è un'imposta indiretta, quindi colpisce iniquamente tutti i redditi in modo uguale
  • tassazione sulla prima casa, basata sulle rendite catastali e non sul reddito del proprietario
  • nuove tasse per i servizi comunali, anch'esse basate sulle rendite catastali e non sul reddito
Questioni in sospeso (che dovrebbero costituire una base indiziaria per "chiedere uno sforzo a chi ha dato meno"):

  • disponibilità di imbarcazioni da diporto
  • cavalli, auto di lusso
  • giardinieri, autisti, servitù e maggiordomi (esclusi i/le "badanti")
Aspetto con trepidazione.

La politica dello struzzo



Vivo in una Nazione in cui i politici hanno paura di dire ai loro elettori le cose come stanno, perché hanno paura di perdere voti.

Ci sono "troppi" pensionati rispetto ai lavoratori attivi: siamo così indietro con la pianificazione che questa semplice realtà demografica non poteva essere prevista dieci o 15 anni fa? in questo tempo nessuno ha mosso un dito, ma soprattutto nessuno ha affrontato il "problema" prima che diventasse troppo "urgente".

Molte aziende chiudono, lasciando i lavoratori in mezzo a una strada. Quante realtà "industriali" ci sono rimaste in Italia? due o tre, contando anche le società di telefonia. Il resto sono piccole aziende in mano a famiglie che di fronte alla "crisi" preferiscono ritirarsi e, quando va bene, cedere l'attività a fantomatici "investitori", che le rilevano e dopo poco "delocalizzano".

Due delle maggiori banche nazionali hanno annunciato 5000 "esuberi" ciascuna: magari non manderanno a casa 10.000 persone, ma alla fine il loro "contributo" alla disoccupazione di ritorno fra poco l'avranno fornito, con qualche migliaio di persone "a spasso".

In questo scenario, pare di capire che le "misure per lo sviluppo dell'economia" siano invece orientate verso gli ennesimi ulteriori "sgravi fiscali" alle aziende (ma dove sono?) che assumono giovani, e all'indebolimento per legge delle tutele dei neo-assunti (più facile licenziabilità a fronte di contratti a tempo indeterminato).

In una nazione in cui aumentano i "senza reddito" (o quasi) come si può immaginare che l'economia possa rinascere? mi sembra piuttosto che si voglia creare un nuovo ghetto di "schiavi" che lavorano a basso costo per l'esportazione, e tutti gli altri si fottano.

domenica, ottobre 30, 2011

A tempo quasi indeterminato

Secondo alcune recenti idee o proposte, ad esempio il mio attuale contratto di lavoro "a tempo indeterminato" potrebbe essere trasformato in un contratto "a tempo indefinito", "a sorpresa", o meglio "a discrezione" della controparte.

Bello. Si firma un contratto (di lavoro), che una e una sola delle parti può a suo giudizio rescindere "per motivi economici o organizzativi".


Economici: quando un lavoratore firma un contratto di lavoro lo fa per motivi economici, perché gli servono i soldi per vivere (e per far vivere la sua famiglia, nel caso). Anche l'azienda (o ente) lo fa per motivi economici, perché gli torna utile fare soldi utilizzando il lavoro fornito dai lavoratori.


Organizzativi: non conosco nemmeno una realtà lavorativa in cui l'organizzazione del lavoro sia decisa dai lavoratori: è sempre l'azienda (o l'ente) che stabilisce quale debba essere la migliore organizzazione del lavoro. E quindi questa stessa azienda (o ente) potrà improvvisamente dire: "accipicchia, ho sbagliato ad organizzare il lavoro, mi servono meno dipendenti di quanti ne ho ora, quindi ne licenzio un po'". Immediatamente dopo, si chiederà: "quali licenzio?" e si risponderà (sempre tutto da sola, tanto nessuno potrà impedirglielo): "quelli che mi costano di più, in relazione a quanto io (azienda) sono in grado di ricavarne".


Non fa una piega. Se non fosse che quei licenziati si troverebbero (ho paura a scrivere "si troveranno") da un giorno all'altro in mezzo a una strada, incluse le loro famiglie. Potrebbero cercarsi un nuovo lavoro? Probabilmente le cause che hanno portato al loro licenziamento riguardano tutto il comparto o settore di attività. Potrebbero riconvertirsi ad altri lavori? Certo, e con quale visibilità del "mercato del lavoro"? Mica ci sono (non dico) i piani quinquennali di sviluppo, ma una qualsiasi conoscenza delle attività più promettenti, nessuna indicazione di una direttrice nel medio termine. E allora? allo sbando: si accetta quello che si trova, ognuno coi suoi mezzi, ci si accontenta di guadagnare qualche spicciolo o si va ad alimentare il mercato "nero".

E nel frattempo si perdono o si vanificano tutti quei valori coltivati durante gli anni di lavoro (contributi pensionistici, anzianità, competenze).

Non credo che basterà aumentare di nuovo l'aliquota IVA (tanto per fare un esempio) per recuperare il mancato gettito di tutti quegli acquisti che i nuovi disoccupati non faranno più, perché non se lo possono più permettere: viaggi e vacanze, abbigliamento, cinema, fino ad arrivare agli acquisti alimentari di ogni giorno. Non credo che tutto questo servirà a rilanciare l'economia.

A proposito di pensioni: rendendo più difficile di fatto l'accesso al sistema pensionistico, si oppone la classica incudine al martello di cui sopra. Si spera forse segretamente che un po' di disgraziati muoia di stenti nel frattempo, alleviando la contabilità della previdenza sociale?

Io credo che di questo si debba ragionare quando si parla di misure per lo sviluppo economico e produttivo. Altrimenti si fanno solo discorsi ipocriti e suicidi per tutta la società, e non solo per chi subisce nell'immediato questi soprusi.

martedì, ottobre 04, 2011

Anche i wiki piangono

Come tutti i blog e i siti di informazione online, anche Wikipedia rischia di essere strangolata dalla scellerata norma di legge che sta per essere approvata dal Parlamento.

Leggiamo qui il suo appello, che mi sembra chiaro e condivisibile: Comunicato di Wikipedia (Italia)

sabato, agosto 06, 2011

Aspettando Pechino

Le vicende economiche internazionali e nazionali di questi giorni riportano alla ribalta le contraddizioni di un'organizzazione sociale basata sulla Finanza (non più sull'Economia).

Al di là dei formalismi dietro i quali si nascondono, le Leggi fondamentali sono soltanto tre:

  • la Legge del Più Forte
  • Mors Tua Vita Mea
  • Guai ai Vinti 
In questa idilliaca situazione, chi sembra resistere meglio sono i popoli e i paesi che fingono di "stare alla finestra", come la Cina. Ma farebbero bene ad essere più accorti, ché la leva della globalizzazione agisce anche al contrario.

sabato, luglio 23, 2011

Quei morti inutili

Oggi ci sarebbe da parlare dei fatti di Oslo, se non fosse che sono troppo triste per tutti quei morti inutili.

Come in guerra.

venerdì, luglio 22, 2011

Stallo

Niente di eclatante, oggi. Spider Truman continua con i post. I suoi detrattori praticamente tacciono.

Giocando a scacchi, sarebbe partita la clessidra.

giovedì, luglio 21, 2011

Tutto tace o quasi, esce il cavallo

Ieri sera un altro contattino in merito al caso che sto seguendo.

Ma era solo un fan radicale. Niente d'importante. Pedone.

Aggiornamento: 

Leggo che qualcuno avrebbe finalmente "scoperto" l'identità di Spider Truman: ho seguito le "istruzioni" contenute in quel post, ma la ricerca Google non mi ha fornito grandi informazioni. Forse sono sfortunato.

E comunque: cavallo.

mercoledì, luglio 20, 2011

La mossa del pedone

Che strano! non appena pubblico un post su Spider Truman (il post è qui sotto), su Google+ mi contatta un tizio che dice di stare nello stesso giro e che (sono andato a vedere che scrive) moderatamente butta palatine di fango sul suddetto Spider!

Che faccio? metto il pedone davanti al suo? massì, aspettiamo che muovano almeno l'alfiere o il cavallo!

Una partita a scacchi

Mi sembra che il polverone che si sta creando dietro al "caso Spider Truman" non sia privo di un certo interesse.

Tutti i media mainstream lo sconfessano. Alcuni blogger "autorevoli" gettano fango su un personaggio tutto sommato monotematico e poco concorrenziale nei loro confronti. Perché?

Adesso c'è addirittura il fake che videomessaggia su YouTube: ma vi sembra normale che uno che si nasconde (scrive sotto pseudonimo e non rivela la propria identità) si mostri in video, seppure mascherato, ma rivelando alcuni elementi che non possono sfuggire a chi gli sta "dando la caccia"?

Io tutta sta "birra" non la bevo: chiunque sia Spider Truman, non mi pare impossibile che sia quello che afferma di essere, e tutte le critiche che ho letto non sono state in grado di confutare questa mia convinzione.

Credo piuttosto che ci siano molti, negli ambienti che ufficialmente distribuiscono la pappetta precotta delle notizie, che "ci azzuppano", cercando uno scoop tipicamente estivo e altrettanto tipicamente italiota.

Per non parlare di quelli che cercano di screditare il personaggio e ciò che dice: è stato già detto e scritto? e allora? mica diventa falso per questo! Cerca vendetta solo dopo 15 anni? e allora? se avesse fatto queste rivelazioni mentre era "in servizio" sarebbe stato un folle, e allora sì, mi sarei chiesto "perché" lo stava facendo.

Io per il momento gli do credito, anche se sono convinto che non scatenerà nessuna "rivoluzione". Attendo la prossima mossa di questa "partita a scacchi".

mercoledì, luglio 13, 2011

Tutti moriremo a stento

Non so dove, come e quando. So soltanto che avverrà, nel giro di 50 anni.

Quello che non vorrei lasciare ai miei figli è un corpo amorfo da accudire per legge.

mercoledì, marzo 02, 2011

Facciamo l'ipotesi


"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private."


(Pietro Calamandrei, “Facciamo l’ipotesi“, 1950)

venerdì, gennaio 28, 2011

Asparagi e nutella

Fa schifo. Ma non è l'unica cosa che fa schifo. Quando sembra che non ci sia limite al sopruso, alla sopraffazione, eppure tutto intorno è fermo, nessuno alza un dito per.

Fa schifo. Sentirsi infilati in una vita come un dito in un guanto sbagliato. Sudditi. Circondati da mentalità meschina e vigliacca.

Fa così buio al centro del tunnel, che ci vuole molta forza e fantasia per immaginarne l'uscita.

giovedì, gennaio 20, 2011

La differenza

La differenza fra un posto dove c'è libertà e uno dove non ce n'è, è che dove c'è libertà posso leggere il "Mein Kampf" di Hitler, mentre dove non c'è non posso leggere "Gomorra" di Saviano (senza fare paragoni sui rispettivi autori).
In questo momento, il Veneto mi sembra un posto meno libero che altrove.

mercoledì, gennaio 19, 2011