venerdì, ottobre 24, 2003

C'ero anch'io


Messaggio a Blog unificati


Oggi ci sono andato. Dove ? Alla manifestazione dei sindacati in difesa delle pensioni.
C'era un sacco di gente. Io ero da solo in mezzo a tanta gente: cane sciolto, si diceva una volta. Mi è sembrato di tornare a 30-35 anni fà, quando i cortei li organizzavo, con tanto di servizio d'ordine, cordoni, megafono, striscioni, cartelli e tanti tanti ragazzi/e come me che credevano in qualcosa di grande. Oggi era per qualcosa di abbastanza concreto, una manifestazione "difensiva" dei nostri diritti, per non essere rapinati legalmente ancora una volta. Ma anche questo serve. All'inizio ho cercato di orizzontarmi un po', poi mi sono infilato sotto uno striscione della CGIL, saltando a piè pari il gruppone della CISL (per favore !); poco davanti c'era una decina di studenti, con una bandiera rossa col solito faccione del Che, su cui era scritto "Hasta la victoria, siempre !". Come allora, anche oggi uno dei miei motti preferiti. Partiti. Due orette di passeggiata per Roma, con annessi fischietti e slogan: "Tremonti, Moratti, Berlusconi: giù le mani da scuola e pensioni" l'ho suggerito io, a quei ragazzi ... Solo un episodio, un po' particolare: appena arrivato in piazza Navona, sono stato avvicinato da un ragazzo che distribuiva volantini. Alle manifestazioni prendo sempre i volantini di tutti, e li leggo, salvo poi buttare subito quelli che non mi piacciono ... ma questo ! Appena comincio a leggere "Raeliani", "www.rael.org" ! A momenti glie lo faccio mangiare crudo, quel volantino. Il poveretto è fuggito a gambe levate ...

Finita la manifestazione sono tornato a casa (altra lunga passeggiata per recuperare la macchina, che avevo lasciato prudentemente lontano ...). Aspettando e lavorando. Domenica sono "reperibile" ... ma questo non incide sulla mia pensione.

martedì, ottobre 14, 2003

Una vittoria tutta italiana


Mi riferisco a quella (anzi a quelle) nei Mondiali di Scherma.

Perché in Formula Uno ha vinto un tedesco.

E nel motociclismo ha vinto una moto giapponese.

Povera Italia !!!

lunedì, ottobre 06, 2003

Un' Italiana da ricordare


fonte: La Repubblica

È stata assassinata ieri sera in Somalia Annalena Tonelli, una volontaria italiana che operava nel Paese da oltre vent'anni. La donna, sessant'anni, è stata uccisa a colpi di fucile. L'omicidio, confermato dall'ambasciata italiana a Nairobi, in Kenya, è avvenuto nel Somaliland (una provincia che nel 1991 si è autodichiarata indipendente dalla Somalia), dove la volontaria aveva fondato e dirigeva, a Borama, un ospedale con duecento posti letto, specializzato soprattutto alla cura della tubercolosi. Secondo alcuni collaboraori, la donna sarebbe stata vittima di continue minacce. Il corpo di Annalena Tonelli giungerà a Nairobi nel pomeriggio, e da lì partirà per l'Italia. Nata a Forlì nel 1943, Annalena Tonelli da quasi trent'anni lavorava in Africa, a favore dei profughi, prima in Kenya, impegnata soprattutto con le popolazioni somale, poi direttamente in Somalia, infine nel Somaliland, nel nordovest del Paese. Esperta soprattutto di problemi legati alla tubercolosi, la volontaria era impegnata, oltre che sul fronte sanitario in generale, anche nella lotta all'Aids ed alle mutilazioni genitali femminili diffuse in buona parte dell'Africa. Per la sua opera aveva ricevuto lo scorso aprile il "Nansen Refugee Award" il prestigioso riconoscmento assegnato a coloro che si occupano di profughi e rifugiati.
[fin qui la cronaca]

È stata uccisa soprattutto dalla cieca brutalità che troppo spesso affligge la razza umana; siamo capaci di costruire opere grandiose e utili, di tramandare pensieri profondi e realmente innovativi, di curare e confortare con la nostra quotidianità a volte piccola e silenziosa, a volte eroica come nel caso di questa donna. E purtroppo siamo anche capaci di pensare e mettere in atto comportamenti infami, che niente hanno a che vedere con la condizione di esseri umani, e che non si addicono neanche al più feroce e ottuso degli animali.

Non so dire se fra qualche millennio ci saranno ancora esseri umani, né se avranno modo di ricordare che cosa facevano i loro antenati; ma se ciò sarà mai possibile, mi piacerebbe sapere se verranno ricordate le persone come Annalena o piuttosto quegli esseri che oggi sono i suoi bruti aguzzini.